Siamo “studenti genitori insegnanti contro l’alternanza scuola-lavoro”, un coordinamento che sta crescendo grazie all’incontro tra varie esperienze di lotta, tentando di coniugare la necessità di renderci visibili e di rompere l’isolamento, l’esigenza di comunicazione e di documentazione, la presenza e l’iniziativa sul territorio, l’analisi e la denuncia dell’aggressione materiale e ideologica ai diritti sociali: perché nell’alternanza scuola-lavoro abbiamo individuato uno snodo fondamentale tra l’asservimento della forza lavoro, l’asservimento degli studenti, l’asservimento della scuola e della società.
Siamo approdati a questo impegno venendo dalle lotte della scuola pubblica (difesa del tempo pieno con il Coordinamento delle scuole elementari di Roma; partecipazione al movimento contro l’approvazione della legge della cosiddetta “buona scuola” con il Coordinamento delle scuole del V municipio; lotta contro l’Invalsi con il gruppo NOinvalsi e attraverso lo sciopero e il boicottaggio; lotte dei precari e delle precarie della scuola, e dalle lotte in altri settori (trasporti, sanità, logistica) per migliorare le condizioni di lavoro, per il salario, contro la repressione, per il diritto di sciopero.
Abbiamo condiviso iniziative e riflessioni con chi lotta contro il parallelo processo di privatizzazione, aziendalizzazione e asservimento dell’università (crocevia tra scuola e lavoro, tra lavoro e scuola) e speriamo di incrociare in tutti i settori della società una resistenza sempre più diffusa e determinata contro un istituto, quello dell’alternanza scuola-lavoro, che ci stanno imponendo attraverso la rapida creazione di un indotto pervasivo, che coinvolge interessi capillari nello sgretolamento del sistema nazionale dell’istruzione pubblica, e a cui riteniamo necessario opporci senza tentennamenti (l’esperienza dei primi tre anni di applicazione della legge 107/2015 ci conferma i danni irreparabili provocati nella scuola).
Lottiamo per l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, pilastro insieme all’INVALSI della struttura della “buona scuola”, cementata dall’ideologia delle “competenze”.
Lottiamo per l’abrogazione della legge della buona scuola.
Questo blog vuole essere uno strumento per diffondere, far conoscere esperienze; condividere la controinformazione, le riflessioni, le iniziative, le lotte, la solidarietà di e tra coloro che si autoorganizzano per opporsi all'”Alternativa” Scuola-Lavoro.
Studenti, genitori, insegnanti, cittadini sono invitati a contribuire con le loro testimonianze, documenti, scadenze, analisi all’efficacia di questo spazio che il Coordinamento mette a disposizione di tutti coloro che progettano, attuano, sostengono il conflitto – nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle piazze, ovunque – per la cancellazione integrale del lavoro gratuito, obbligatorio, spesso minorile, imposto ai giovani.
Chi accetta e organizza l’alternanza scuola-lavoro nuoce anche a te, fallo smettere!
L’alternanza scuola-lavoro:
Nuoce agli studenti.
Ci priva di ore essenziali per l’acquisizione di conoscenze indispensabili per comprendere e trasformare il mondo. Sostituisce il pensiero critico con l’obbligo all’obbedienza, al silenzio, alla subalternità ai datori di lavoro.
Frantuma il processo di insegnamento/apprendimento disarticolando la vita di classe.
Viene propagandata come strumento per valorizzare le esperienze pratiche ma arriva a coronamento di un taglio devastante dei laboratori scolastici.
Aggredisce la quotidianità dei giovani e l’autonoma gestione del proprio tempo (libero e di studio).
Nuoce ai docenti.
Sottopone ad un attacco pesantissimo la nostra dignità e il nostro ruolo attraverso la svalorizzazione dei nostri saperi, la denigrazione sociale del nostro ruolo, la gerarchizzazione del lavoro, la differenziazione salariale tramite la premialità.
Lede la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione.
Nuoce ai lavoratori, ai disoccupati, ai cittadini tutti.
Il lavoro gratuito degli studenti è un incentivo permanente all’abbassamento dei salari, al peggioramento delle condizioni di lavoro ed al reclutamento di lavoratori non volontari [?] in sostituzione di quelli stipendiati.
Negli ultimi 3 anni (2015/2017) sono stati oltre 20 milioni i contratti “a termine”, precari, instabili, a chiamata, di somministrazione. È stato legalizzato quello che è un vero caporalato ad opera di società, cooperative, enti che lucrano sull’affitto dei lavoratori, sfruttandoci doppiamente. La retribuzione e il costo del lavoro stanno subendo una continua diminuzione. Diritti fondamentali e universali sanciti dalla Costituzione (ferie obbligatorie, riposo settimanale, orario massimo di lavoro, previdenza, malattie, sciopero…) vengono sempre più negati. La disoccupazione è descritta come una colpa dei disoccupati: l’accusa avanzata dalla classe dirigente ai giovani è quella di essere “choosy”, di non accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.
Nuoce alla società.
L’Alternanza scuola-lavoro è un inno all’ignoranza; l’umiliazione, l’impoverimento economico e culturale, e lo sfruttamento degli studenti fa regredire l’intera società. Già con la “somministrazione” dei test Invalsi, Il processo di omologazione e svuotamento della didattica subisce un’accelerazione: stravolge rapidamente le linee guida dei libri di testo convertiti in palestre di allenamento per il superamento di quiz, arrivando a redirigere gli stessi programmi ministeriali;con l’alternanza scuola lavoro l’ingerenza delle aziende nella scuola si spinge fino alla pretesa di sanzioni disciplinari per reprimere il dissenso e a quella di “affiancare”/ sostituirsi agli insegnanti nella valutazione degli studenti.
Esprimiamo solidarietà a tutti gli studenti che, singolarmente o in gruppo stanno subendo inaccettabili forme di repressione da parte delle scuole e delle aziende, perché hanno il coraggio di criticare pubblicamente l’alternanza scuola-lavoro.
Studenti genitori insegnanti contro l’alternanza scuola-lavoro
noalternanzascuolalavoro@gmail.com